L’Anima non conosce la paura

Colui che ha impiegato il suo tempo in questi ultimi anni alla ricerca di quella parte di sé immutabile quale archetipo dell’esistenza umana, chiamata Anima, sa che non è possibile cedere alla disperazione.
L’uomo nuovo ora si trova a fare i conti non solo con sé stesso, ma con l’idea del nuovo mondo che verrà.
Riempiamo le nostre menti di pensieri di gioia e armati di coraggio facciamo ciò che da troppo tempo abbiamo rimandato.
Occorre spingere forte sull’acceleratore della nostra volontà e invertire la tendenza di ogni campo dello scibile umano. Ora è il tempo del Fuoco, non cè più spazio per i compromessi.
È un dovere nei confronti della specie umana e un diritto per l’uomo del futuro, nostro figlio.

 

Datemi una leva…..

Questo momento di forte crisi può essere dunque guardato dall’alto come la leva su cui far forza per sollevare il mondo.
Disidentificati dalla professione, dal denaro e in assenza del rapporto con gli altri molti di noi si stanno sentendo spogli, immobili e soli.
Figli di un sistema che fa da padrone alle nostre vite come sul destino della terra, poiché ci impone una totale dipendenza. Nella solitudine delle nostre abitazioni chiuse all’abbraccio col mondo  elaboriamo la nostra realtà di uomo-schiavo.
Non è un caso poi, che questo male ci abbia colpito i polmoni, serbatoio primario dell’energia vitale, del Prana, depauperandoci di quel potere creativo insito nella natura dell’uomo.
E allora indipendenza sia! Nella gioia e nella forza manifesta in coloro che non vogliono cedere la propria identità di luce alle frequenze del male.
Rimbocchiamoci le mani e coltiviamo la Terra.
Perché tutto quello che ancora abbiamo e che nessuno oltre alla nostra stessa follia può toglierci è la Natura.
Scegliamo la famiglia al lavoro che ci opprime, perché quella è la Terra fertile dove seminare l’uomo del futuro.
Decidiamoci ad adeguare il lavoro alla nostra vita, poiché il lavoro serve alla vita e non il contrario.
Impariamo a fare il pane, la pasta, a conservare i cibi, a cooperare con la forza del regno animale, a scaldarci con il fuoco e ad usare la luce del sole. L’acqua, il fuoco, la Terra, l’aria  sono di tutti.

In alto le nostre frequenze!

L’uomo nuovo non sia avverso alla tecnologia, ma che questa sia asservita alla sua natura e non denaturante.
La rete sociale che ci avvolge con le sue strette maglie è uno strumento infallibile progettato per dirigere la nostra coscienza verso un ego virtuale ma collettivo. Soggiogabile al volere di pochi detentori di enorme potere.
Oltre ad essere un guazzabuglio di critiche, recriminazioni e violenza su ogni piano.
Eleviamo dunque le nostre frequenze e senza ma e senza se: fuori dalla rete!!
Nell’era in cui anche la scienza si avvicina alla visione di un universo fatto di energia, dall’atomo al più grande degli astri, è fondamentale imparare a gestire le emozioni e generare consapevolmente il proprio pensiero quale forma primordiale di energia creativa poiché tutto è  energia, frequenza vibratoria.
Il nostro domani vibrerà all’unisono con le nostre menti. Restiamo nella gioia, nel vero, nel bello. Restiamo Umani

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